Verifica Impianti Elettrici

Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente (D.P.R. 462/01), «il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto elettrico, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, per i quali la periodicità è biennale».

Agli Ispettori spetta innanzitutto l’analisi della documentazione tecnica disponibile presso l’azienda, ai fini dell’organizzazione delle verifiche e della valutazione finale dei risultati delle misure; esami a vista e successive prove strumentali sul campo preludono alla redazione finale del verbale di verifica.

Per la “Verifica degli impianti di messa a terra”, gli esami a vista prevedono il controllo della presenza e della corretta taratura dei dispositivi di sezionamento e protezione, dello stato di conservazione delle giunzioni sull’impianto di terra, dell’idoneità delle connessioni e delle sezioni dei conduttori di protezione ed equipotenziali.

Le verifiche di carattere strumentale si declinano invece in una serie di prove di continuità dei conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali, di misurazioni della resistenza di terra, di verifiche del corretto funzionamento degli interruttori differenziali.

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